La Banca centrale europea ha come obiettivo prioritario, stabilito dal suo statuto, di mantenere la stabilità dei prezzi. Puntualmente viene posta la questione se la BCE non debba avere più di un obiettivo, come è il caso della Riserva federale statunitense, che oltre alla stabilità dei prezzi ha anche il compito di promuovere un livello elevato di occupazione sostenibile.

In realtà, BCE non ha un obiettivo unico. Lo statuto chiarisce infatti che, fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, la BCE sostiene le politiche economiche generali dell’Unione, al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione (definiti nel Trattato).

Bisogna peraltro ricordare che la stabilità dei prezzi è l’obiettivo prioritario della stragrande maggioranza delle banche centrali dei paesi avanzati, come il Giappone, il Regno Unito, la Svizzera, l’Australia.

Uno o più mandati?

Solo la Riserva federale ha un doppio mandato. Ciò deriva in parte dal fatto che gli statuti risalgono al 1977, e non son stati successivamente aggiornati. In ogni caso, la banca centrale statunitense ha chiarito la definizione dell’obiettivo d’inflazione (2%), mentre ha lasciato ai componenti del Comitato direttivo la stima del tasso di disoccupazione “sostenibile”. Il concetto di sostenibilità del tasso di occupazione si riferisce comunque ad un livello compatibile con la stabilità dei prezzi, di fatto riconoscendo la priorità attribuita a questo ultimo obiettivo, anche nell’ambito di un mandato duale.

Un mandato duale pone una serie di problemi. Il primo riguarda la possibilità di raggiungere due obiettivi – la stabilità dei prezzi e l’occupazione – con un solo strumento, la politica monetaria. Se vi è piena coerenza tra la politica monetaria necessaria per raggiungere i due obiettivi, non vi sarebbe bisogno di averne due distinti. Se, invece, non vi è coerenza tra i due obiettivi – ad esempio la stabilità dei prezzi richiede una restrizione monetaria mentre l’occupazione richiede una espansione – si pone un altro problema. Quale obiettivo deve essere prioritario? A questa domanda ne segue un’altra. La banca centrale ha la legittimità democratica per scegliere quale dei due obiettivi deve avere più importanza?

Poiché è difficile raggiungere due obiettivi con un solo strumento, ed è più efficiente affidare la politica monetaria ad una autorità indipendente, che rende conto del proprio operato, è stato deciso di attribuire alla banca centrale un mandato semplice e chiaro, preservare la stabilità dei prezzi. L’obiettivo dell’occupazione sostenibile può essere più efficacemente perseguito con altri strumenti, come la politica di bilancio per quel che riguardo la stabilizzazione del ciclo economico e le politiche strutturali, inclusi gli investimenti pubblici, per la crescita potenziale di medio termine.

Il rischio di interferenze politiche

Attribuire più di un obiettivo alla banca centrale la esporrebbe ad interferenze politiche, che metterebbero in dubbio la sua legittimità democratica nel privilegiare un obiettivo piuttosto che un altro. Non è un caso che la proposta di dare più di un obiettivo alla banca centrale venga non da quest’ultima ma piuttosto dalla politica. Negli Stati Uniti, in particolare, è in discussione la proposta di attribuire alla Riserva federale un altro ulteriore obiettivo, la stabilità finanziaria. Se tale proposta venisse recepita, la banca centrale avrebbe ancor più difficoltà a mettere in atto una politica coerente, capace di raggiungere tutti e tre gli obiettivi, e sarebbe sottoposta a continue critiche da parte di chi vorrebbe fosse posta maggior enfasi sull’uno piuttosto che sull’altro obiettivo.

In sintesi, appare del tutto giustificato dare un obiettivo prioritario – la stabilità dei prezzi – ad una banca centrale, che deve comunque tener conto, nella messa in atto della politica monetaria, delle condizioni sottostanti dell’economia e degli obiettivi più generali di politica economica. Questo è certamente il caso della Banca centrale europea.