Chi non ha mai dovuto attendere in coda agli sportelli delle amministrazioni pubbliche, o aspettare per settimane la firma necessaria per avviare una pratica? E come può l’Europa semplificare la burocrazia? Gli Stati membri dell’Unione Europea sono responsabili della semplificazione delle proprie leggi nazionali. Tuttavia, l’Unione europea ha portato avanti diverse iniziative per semplificare innanzitutto la normativa europea e la trasposizione di quest’ultima in legge nazionale.

Perché è importante semplificare la burocrazia? Un carico burocratico eccessivo dell’amministrazione pubblica rappresenta un costo per cittadini e imprese. Compilazione di moduli spesso differenti a seconda dei singoli comuni e regioni, pagamenti di imposte e bolli che non si possono effettuare online, la necessità di dover richiedere l’approvazione da parte di molteplici livelli dell’amministrazione pubblica comportano un grande dispendio di risorse ed energie. Sotto questo profilo, la burocrazia italiana è notoriamente onerosa, come risulta dai dati della Banca Mondiale che misurano la semplicità di fare impresa nei vari paesi: l’Italia si colloca al 51° posto, in fondo alla classifica rispetto a molto paesi avanzati, soprattutto se si considerano le difficoltà nell’ottenere crediti e permessi edilizi, nonché il carico fiscale sui profitti commerciali delle imprese. Oltre a rappresentare un costo per imprese e cittadini, eccessivi livelli di burocrazia danneggiano la competitività del paese, rendendolo poco attraente per gli investimenti. Alleggerire questo carico è quindi essenziale per liberare risorse per la crescita e per dare certezza alle attività delle imprese e ai diritti dei cittadini. Senza dimenticare che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce per tutti i cittadini il diritto ad una buona amministrazione.

Gli strumenti per semplificare la burocrazia in Europa

Anche l’apparato amministrativo e normativo dell’Unione europea è spesso avvertito, non sempre a torto, come complesso e farraginoso. Tuttavia, già dal 1992 è a disposizione delle imprese e dei cittadini europei scontenti di un’istituzione, di un organo, di un ufficio o di un’agenzia dell’UE il Mediatore europeo, un organo imparziale, che indaga sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni o di altri organi dell’UE.

Per  semplificare la legislazione dell’UE, eliminare gli oneri superflui e adeguare la normativa in vigore senza compromettere gli obiettivi politici, nel 2012 la Commissione europea ha istituito la piattaforma REFIT, la quale mira a rendere le regole europee più efficienti ed efficaci coinvolgendo le autorità nazionali, i cittadini e imprese nella semplificazione della legislazione europea,  e raccogliendo suggerimenti su come ridurre il loro carico amministrativo. Le opinioni espresse attraverso questa piattaforma vengono incorporate nel Programma di Lavoro della Commissione europea, in cui si delineano le proposte suggerite dalla piattaforma REFIT e viene presentato un piano di azione per attuarle.

In questi anni, attraverso la piattaforma REFIT sono state portate avanti più di 150 nuove iniziative, volte a semplificare la legislazione europea, con notevoli benefici per aziende e consumatori europei ed italiani. Per esempio, nell’ambito dei pagamenti internazionali, una proposta della Commissione nata dal lavoro di REFIT mira ad estendere le regole già esistenti in questo ambito, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le commissioni applicate ai pagamenti transnazionali. I risparmi per i consumatori sarebbero notevoli: 900 milioni di euro all’anno secondo le stime della Commissione Europea. Attraverso un’altra direttiva nata dall’attività di REFIT, la Commissione Europea punta a ridurre il carico amministrativo per aziende e autorità pubbliche attraverso l’introduzione di un registro online per le nuove aziende, con risparmi stimati tra i 42 e gli 82 milioni all’anno per le aziende che operano nell’Unione Europea. Un altro esempio dell’effetto di REFIT è la direttiva sull’assicurazione degli autoveicoli, che mira a ridurre i costi legali delle assicurazioni per gli automobilisti europei. Fissando in modo trasparente ruoli e responsabilità di vittime e ricorrenti e standardizzando la documentazione concernente incidenti e sinistri precedenti, questa direttiva potrà semplificare le verifiche da parte degli assicuratori e quindi ridurre i costi per i consumatori.

Visita la REFIT Scoreboard per monitorare l’impegno delle istituzioni europee nel conseguire l’obiettivo di un’Europa più semplice: potrai seguire le iniziative volte a raggiungere questo scopo e i risultati ottenuti ogni anno.